Disabilità · sport

Campioni del mondo! Ma lo sport per disabili è ancora poco considerato.

La nazionale Italiana di Powerchair hockey è campione del mondo! Guidati dal tandem di allenatori Vadala’ – Marinelli, dopo anni di preparazione, sacrifici e lavoro, finalmente si è arrivati sul tetto del mondo, battendo in finale una Danimarca molto preparata.

Io ho giocato anni a questo bellissimo sport e posso garantire che non è assolutamente semplice e intuitivo come può sembrare. Ci vogliono anni di allenamento, molta passione, tempo da dedicare, tecnica e intelligenza. Tra le persone che conosco che praticano il powerchair hockey ci sono sportivi molto portati, campioni, atleti che hanno fatto un duro lavoro per ambire ad un titolo nazionale o internazionale.

In Italia ci sono due serie e diverse squadre, negli anni l’ hockey in carrozzina è cresciuto tantissimo sia nel nostro paese che a livello mondiale.

Personalmente è uno sport che mi ha dato molto, grazie ai viaggi per le gare e alle amicizie nate sui campi ho persino conosciuto quello che è diventato mio marito e che ai tempi era un dirigente volontario della squadra di Monza.

Il giorno dopo la conquista del campionato mondiale della nazionale, molti quotidiani e testate giornalistiche stanno dedicando articoli alla notizia del successo, e questo mi fa molto piacere perché vuole dire che finalmente le persone possono interessarsi e conoscere questo sport.

Tra i promotori della vittoria c’è anche un post del ministro degli interni che sulla sua pagina Facebook personale scrive: “Italia e Brianza campioni del mondo”, ricordando che il capitano della nazionale, Mattia Muratore e altri due membri dello staff, sono appunto brianzoli.

Fin qui tutto bene, anzi mica tanto, dal momento che tra i politici è uno dei pochi, se non l’unico, a complimentarsi con i ragazzi.

Io non condivido il credo politico del ministro Salvini, perciò mi rammarica vedere che sia uno dei pochi ad averci pensato. Eppure posso assicurare che non è tutta farina del suo sacco, dietro di lui c’è un team esperto di comunicazione che sa come acchiappare like senza curare il contenuto. Infatti il ministro non spiega chi sono gli atleti che hanno portato alta la bandiera italiana, ne in cosa consista questo sport; si limita a complimentarsi lasciando un breve articolo e il resto all’immaginazione del lettore; ora, sappiamo benissimo che tra i lettori del ministro la maggior parte non andrà ad informarsi su cosa sia questo sport ma si fermerà alla lettura del post e del titolo. Ecco perché i commenti sono davvero assurdi, per la maggior parte pietistici. I followers Salviniani, non considerando la grandezza dell’ impresa, si complimentano perché nonostante le difficoltà, i ragazzi (non dicono quasi mai atleti), non si arrendono alle avversità ma addirittura praticano sport! Molti accusano il PD per aver lasciato sole le persone con disabilità ( senza specificare cosa si intende per sole e senza neanche ricordarsi che prima ancora del PD ci fu la Lega con Berlusconi al governo); altri scrivono chiedendo a Salvini di non abbandonare le persone disabili, come fossimo un’ entità a parte, esseri bisognosi di accudimento come poveri cagnolini e non persone che necessitano di diritti. Andate a vedere personalmente i commenti e ne vedrete delle belle!

Ecco dimostrato come con un semplice post pubblico di una persona famosa si è sminuito il lavoro fatto dalla nazionale italiana di Powerchair hockey e soprattutto ci si dimentica della cosa principale: l’Italia è campione del mondo…tutto ciò che concerne la disabilità è secondario.

Purtroppo le persone con disabilità devono prima di tutto dimostrare che la disabilità non è la condizione principale che determina i successi o le sconfitte nella vita. E questo vale non solo nello sport, ma anche nel lavoro, nelle affettività e via dicendo.

“Quindi caro ministro, da ex atleta, ti ringrazio dell’attenzione dedicata ma sarei più grata se dall’alto del tuo ruolo potessi dedicare due righe sull’importanza di considerare prima di tutto la vittoria sportiva, e solo in un secondo momento la disabilità, che è una condizione di vita, non uno svantaggio da compatire, ma semmai da valorizzare, a partire dalle istituzioni.”

Ecco perché questa vittoria è un esempio di forza e carattere da parte di una squadra di atleti con disabilita’ e di uno staff non disabile che è stato altrettanto determinante. Persone disabili e non, che insieme hanno fatto del hockey in carrozzina una passione, realizzando un sogno comune e importantissimo, diventare campioni del mondo! Quanti di voi ci sarebbero riusciti??!

2 pensieri riguardo “Campioni del mondo! Ma lo sport per disabili è ancora poco considerato.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...