Disabilità · Personale · Politica e vita sociale

Ode ai cessi

Oggi vorrei parlare di cessi 🚾
Se c’è una relazione che da anni è travagliata è quella mia con le tazze wc dei bagni pubblici. In generale un bagno che mi possa andare bene deve essere largo, avere lo spazio per la carrozzina affianco o di fronte al water e un lavandino non troppo profondo altrimenti non arrivo neanche al rubinetto. No a tutti quei cessi con un buco enorme dove ci starebbe seduto anche un ippopotamo, no a quelli che sono troppo lunghi e non mi permettono di arrivare ad appoggiare la schiena e tenermi con le braccia e no di conseguenza quelli senza copri asse.
Come è intuibile, trovare un wc adeguato è un’impresa. Se aggiungiamo che deve essere nitido poiché mi appoggio con il corpo, la cosa si fa ancora più difficile. Generalmente vado in giro con le salviette disinfettanti e ogni volta devo fare la disinfestazione che manco i Nas troverebbero un difetto. Fino a qualche anno fa riuscivo ad andare in giro con qualsiasi amica che all’ evenienza mi aiutava nello spostamento, ora l’unico che mi solleva è mio marito Francesco altrimenti dovrei avere un sollevatore di supporto.
Quanto sarebbe più facile se nei bagni accessibili ci fossero i sollevatori! (In Inghilterra o qualche altro paese del Nord in certi luoghi pubblici li trovate)
Qui in Italia, ma anche da altre parti del mondo, mi sono spesso scontrata con la maleducazione di quelle persone che entrano nei bagni per persone disabili e lasciano sporco o ci stanno ore!
I locali più civili tengono i bagni accessibili chiusi a chiave e se hai bisogno devi chiedere.
♿Ogni persona con disabilità fisica ha le sue esigenze perciò anche l’accessibilità dei bagni non può essere standard. Scrivo tutto ciò per informarvi che se un bagno non è ad hoc, noi persone disabili non possiamo andarci e ci teniamo la pipì o quello che è per ore! Se un bagno non è ben tenuto non ci vado perché non voglio prendere una malattia per colpa dell’ inciviltà di alcuni. La stessa cosa vale anche per i bagni per bambini, ci sono posti davvero mal tenuti!

Per farvi capire quanto la pipì o la pupù possa condizionare la giornata vi racconto di qualche giorno fa quando per un incidente in autostrada siamo rimasti in coda per più di un’ora. Io avevo calcolato nel minimo dettaglio quanto poteva durare la mia vescica bevendo esattamente per un’autonomia di tre/ quattro ore tra un water e l’altro e invece, alla fine, me la sono tenuta più di cinque ore… stavo esplodendo!
Praticamente vivo con l’angoscia di dover fare i bisogni necessari in posti adeguati e di non incontrare imprevisti.
Ormai conosco a memoria certi bagni, ci vogliamo così bene che non tradisco certi locali per altri per non uscire dalla comfort zone, vuoi mettere avere un cesso che ti soddisfa a pieno in tutte le esigenze?!!
E voi che rapporto avete con i bagni pubblici? Ci sono quelli a cui siete più affezionati? E se avete una disabilità come vi organizzate?
Per quanto mi riguarda l’organizzazione del bagno è forse uno degli aspetti che mi pesa di più della mia disabilità; se la società fosse più civile e maggiormente lungimirante ci sarebbero più bagni accessibili e tenuti puliti per il bene di ogni vescica, intestino (e non solo)

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