Nel 2017 John Bargh scrisse un libro sul potere dell’inconscio che si intitola “A tua insaputa”. Senza entrare nello specifico della tematica del potere dell’inconscio sulla psicologia umana, leggendolo mi ha molto colpito come la paura possa effettivamente condizionare non solo le nostre attitudini e i comportamenti ma anche le nostre scelte politiche e quindi cambiare gli eventi storici.
Nel corso di una pandemia come questa che stiamo vivendo, mi domando, quanto noi stessi abbiamo cambiato le abitudini in base alla percezione del pericolo? Stiamo davvero capendo il motivo di certe decisioni per un bene collettivo o siamo semplicemente spinti dalla paura di un contagio, paralizzati dall’idea della sofferenza da vicino e reagiamo passivi a quello che ci viene imposto?
Se la paura cambia da soggetto a soggetto in base al proprio vissuto, all’ambiente, condizione sociale, culturale e persino al proprio inconscio ecco spiegato perché non tutte le persone rispettano le regole che sono state date per la quarantena.
Guardo ogni pomeriggio dal terrazzo e vedo nel giardino condominiale persone di famiglie diverse che parlano tra loro senza misure di sicurezza e fanno giocare i propri figli senza problemi. Eppure le regole parlano chiaro: sono vietati assembramenti di più di due persone e in teoria i bambini non potrebbero giocare tra loro. Sono combattuta tra l’empatia nei confronti dei bambini che giustamente hanno bisogno di socializzare e giocare insieme e tra la rabbia del fatto che alcune persone, non solo non temono di passarsi il virus, ma sotto gli occhi di tutti, non rispettano semplici regole di comunità.
Io credo di non poter essere nella posizione di criticare scelte di vita altrui finché non intralciano la mia libertà quindi non mi metto qui a fare polemica. Certamente ci sarebbero facili soluzioni per limitare l’accesso al giardino ma nonostante una mail che abbiamo mandato ai condomini proponendo una turnazione, non se n’è fatto nulla.
Questa situazione storica mi preoccupa perché se ogni persona ha il suo modo di agire e cogliere le informazioni siamo tutti potenzialmente influenzabili nel bene e nel male. Per evitare come è successo in America dove Trump è arrivato al potere con la diffusione di false notizie sui social basate sulla paura del “diverso”, è molto importante che ci sia una sorta di commissione di vigilanza neutrale anti fake news che ci tuteli soprattutto nella Fase 2 dell’epidemia.
Qualcosa si sta muovendo come potete leggere aprendo questo link, il resto è determinato dal nostro libero arbitrio e qui mi allaccio al post precedente dove cerco di spiegare quanto il senso civico possa essere importante anche per avere meno imposizioni. Se tutti fossimo più responsabili e rispettosi probabilmente vivremo in un ambiente con meno diseguaglianze, ma purtroppo lo stile di vita comodo a cui noi siamo abituati ci ha gradualmente allontanati gli uni dagli altri e solo la paura di certe conseguenze può farci rispettare le regole (come sono maggiormente abituati in Europa del nord o in Cina)
La paura nel bene o nel male sarà determinante nella nostra vita nel futuro immediato. I governi possono controllarci con le paure, il corso degli eventi può cambiare con le paure, le dittature hanno fatto stragi inculcando terrore. Quale ruolo avrà in questa emergenza sanitaria la paura? Ci riporterà sulla retta via della responsabilità senza perdere fiducia nel progresso o ci farà compiere scelte scellerate di cui un domani potremmo pentirci?
Io credo che l’ansia e la paura possano avere anche effetti positivi per ricordarci di tenere un comportamento corretto di prevenzione e protezione, ovviamente se non prolungati nel tempo altrimenti si istaurerebbe un clima di terrore e ci potrebbe essere un problema di rivolta sociale. Questa è un’emergenza nell’emergenza, una corsa contro il tempo per trovare soluzioni mediche, economiche, per evitare un tracollo finanziario nelle tasche delle famiglie e nei relativi Paesi. Solo una cooperazione internazionale di energie, una condivisione di soluzioni e uno spirito umanitario comune potrà riportare la “normalità”(tra virgolette perché ci sarà un periodo di assestamento).
“Nessuno si salva da solo” non è un monito del Papa ai soli cattolici, tornerà il tempo degli abbracci, andrà via la paura.
